Anna Seghers, pseudonimo di Netty Reiling
(Mainz, 19 novembre 1900 – Berlino, 1º
giugno 1983), ebrea, dal 1920 al 1924 studia
storia dell'arte e sinologia a Heidelberg e
Colonia e si laurea con una tesi intitolata
L'ebreo e l'ebraismo nell'opera di Rembrandt.
Nel 1925 sposa il losofo ed economista
ebreo ungherese László Radványi, si trasferisce
a Berlino e scrive il racconto Jans deve
morire. Nel 1928, proprio con Rivolta dei pescatori
di S. Barbara, vince il Kleist-Preis ed
entra nel Partito Comunista di Germania.
Nel 1933 l'ascesa del regime nazista la costringe
alla fuga dalla Germania. Si rifugia
prima in Francia, a Parigi, dove tra il 1938
e lo scoppio della seconda guerra mondiale
scrive il celebre romanzo La settima croce,
poi, a partire dal 1941, in Messico, periodo
a cui risale il delicato racconto La gita delle
ragazze morte (1943-1944). Torna a Berlino
nel 1947, anno in cui vince il Büchner-Preis.
Del 1949 è I morti restano giovani. Nel 1950
si sposta a Berlino Est, nella neonata DDR.
Lo stile marcatamente visivo, essenziale ma
preciso, della sua prima produzione è in-
uenzato dalla pittura olandese del Seicento
e dal cinema sperimentale sovietico. Secondo
il Mittner, il tratto teso, dai dialoghi
rotti e convulsi, fa di Rivolta dei pescatori
di S. Barbara un antesignano del romanzo
"duro" americano degli anni trenta.
Helen Fehervary è professoressa di letteratura
tedesca moderna alla Ohio State University.
In questa storia non conta l'esito della rivolta di un gruppo di pescatori del mare del Nord; conta il loro risveglio, il loro voler a tutti i costi sfuggire a uno stato di sonnambulismo in cui li hanno relegati anni di sfruttamento e di fame. È per questo che Hull ai loro occhi appare come una gura messianica, perché è atteso come portatore di luce e speranza. Rivolta dei pescatori di S. Barbara, con uno stile epico dai chiari rimandi biblici, presenta al lettore un mondo avvinghiato ai suoi istinti animali, retto da regole e tradizioni ancestrali, da cui si rialzano personaggi come il taciturno Kedennek, che spezza le proprie catene con il coraggio e la lucidità di un guerriero, o come Andreas, il giovane sognatore bruciato dal desiderio di una vita libera e felice. Hull, al contrario, è l'enigma, l'uomo che porta con sé la rivolta ma che ha perso la ducia in sé stesso e nei propri ideali. Lo stile lirico e al contempo ruvido e scarno di Anna Seghers tratteggia una realtà dove gli elementi naturali, il vento, il mare, la pioggia, sono protagonisti alla pari di quei pescatori e delle loro famiglie che, ripresi nelle bettole, ritratti sulla banchina o nelle loro povere case con indosso i miseri panni di ogni giorno, nell'arco di una stagione accarezzano il sogno dell'umanità ancora impossibile da realizzare.